Robo-Djoko è tornato. Nella finale degli US Open 2018, Novak Djokovic ha confermato i segnali di crescita mostrati in tutto il torneo, sconfiggendo 6-3, 7-6, 6-3 l’argentino Juan Martin Del Potro.
Prime fasi molto equilibrate, con i due capaci di tenere i rispettivi primi tre turni in battuta. A questo punto, Nole sale d’intensità, e nell’ottavo game ruba il servizio all’avversario, chiudendo poi sul 6-3, realizzando il 79% nelle prime di servizio.
Nella ripresa è sempre il serbo a condurre il gioco, conquistando il servizio nel terzo game, ma concedendolo poi nel sesto ai vantaggi, nel miglior momento di Del Potro, che si dimostra lucido nei momenti importanti, annullando 4 palle break. La parità resiste dunque fino al tie-break, dove dal 4-4 Djokovic segna 3 punti consecutivi, aggiudicandosi la frazione.
Anche nel terzo parziale è il serbo a portarsi in vantaggio con il break del 3-1, ma anche stavolta la Torre di Tandil impatta sul 3-3, in quella che è un’encomiabile resistenza. Djokovic sembra infatti quello dei tempi d’oro, non sbaglia nulla, e alla prima occasione utile chiude sul 6-3.
Per Nole si tratta dello Slam numero 14 in carriera, oltre al terzo trofeo a Flushing Meadows dopo quelli del 2011 e del 2015.
Gianni Lombardi